SEO | 7 – OTTIMIZZAZIONE DEI CONTENUTI E SEO COPYWRITING

I contenuti sono in verità la parte più importante della SEO, infatti i motori di ricerca evoluti, come Google, riescono a leggere i contenuti testuali di un documento, “capendone il significato” ed attribuendone un punteggio di qualità e pertinenza rispetto alle query. L’importanza dell’attività di creazione di contenuti di qualità è esemplificata dal noto mantra della SEO “Content si King“, il contenuto è Re (frase attribuita a Bill Gates).

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E’ opportuno quindi che un sito contenga realmente contenuti utili e interessanti che creino un valore per gli utenti al fine di ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca. Un sito povero di contenuti non potrà essere ben posizionato, o comunque sarà difficile mantenere la posizione nel lungo periodo.

Un esempio lampante di ciò è rappresentato da Wikipedia, che compare tra i primi risultati per molte chiavi di ricerca. Per garantire la presenza di contenuti di qualità sul proprio sito, è essenziale mantenerlo aggiornato con nuovi testi con regolarità. Per questo motivo, l’istituzione di un blog aziendale integrato nel sito stesso rappresenta il metodo più efficace per ottenere un posizionamento di lunga durata.

Oltre alla qualità dei contenuti, è cruciale assicurarsi che siano originali e non copiati da altre fonti. Google è in grado di individuare i contenuti non originali e li penalizza severamente nei suoi risultati di ricerca.

È importante che i contenuti includano le parole chiave desiderate, ma in modo naturale e non forzato per il visitatore. I motori di ricerca moderni, inclusi Google, utilizzano sistemi avanzati di analisi semantica del testo che comprendono sinonimi e correlazioni tra i termini.

Con questa evoluzione, è chiaro che ripetere eccessivamente la stessa parola chiave, nota come “keyword stuffing“, non migliora il posizionamento, come poteva accadere anni fa quando gli algoritmi erano meno sofisticati. Al contrario, comporta il rischio di danneggiare l’esperienza degli utenti e di ottenere l’effetto contrario. È preferibile scrivere in modo naturale, mirando a creare contenuti di interesse per gli utenti anziché per i motori di ricerca.


Ma parlando di contenuti e snippet, dove sono localizzati i contenuti importanti per il SEO?

Tag title:

il titolo della pagina è un elemento fondamentale da inserire nella sezione head del documento. La lunghezza del titolo deve essere compreso tra i 40 e i 70 caratteri che rappresentano la dimensione massima per essere visualizzato nelle SERP di Google (che in realtà però si misura in pixel, motivo per cui se il TITLE è in maiuscolo lo spazio occupato sarà maggiore..quindi meno caratteri!).

Meta tag description:

la descrizione della pagina è un fattore che Google non considera più ai fini del posizionamento. È però utile scrivere una description che contenga la keyword e che invogli l’utente a cliccarci in quanto comparirà nelle SERP dei risultati organici di ricerca. Anche in questo caso la lunghezza massima è di 156 caratteri. Includi nella descrizione informazioni codificate in modo chiaro. Non è necessario che la meta descrizione contenga solo una frase, perché rappresenta anche il punto ideale per inserire informazioni sulla pagina. Ad esempio, notizie o post su blog possono indicare l’autore, la data di pubblicazione e informazioni sulle fonti. In tal modo, i potenziali visitatori otterranno informazioni molto pertinenti che altrimenti non potrebbero essere visualizzate nello snippet. Analogamente, nelle pagine dei prodotti, le informazioni chiave (prezzo, età, produttore) possono essere distribuite in tutta la pagina. Una meta descrizione accurata raggruppa tutti questi dati. Ad esempio, la seguente meta descrizione fornisce informazioni dettagliate su un libro.

Ricordati che da mobile la lunghezza dello snippet è minore e varia anche in base al dispositivo (circa 120 caratteri).

Url:

la parola chiave che abbiamo scelto deve sempre essere presente nell’indirizzo della pagina. Per questo motivo è utile gestire ed impostare correttamente i permalink in modo da risultare leggibili.Deve esssere max 7 o 8 parole, meno di 100 caratteri

unico

parlante

di lunghezza limitata

Google consiglia di costruire gli URL usando parole rilevanti per il contenuto della pagina.

Usare la parola chiave che si sta tentando di posizionare spesso è il modo più semplice per ottenere questo risultato:

Google consiglia di non usare URL lunghi perché potrebbero non essere graditi da chi compie le ricerche.

Per questo motivo usare come URL le parole esatte con cui è formulata la query di ricerca non è sempre la cosa migliore.

Immagina che la keyword che vuoi posizionare sia “how to get rid of a tooth abscess without going to the dentist” (“come curare un ascesso senza andare dal dentista”). Non solo curarsi da sé non è una buona idea, ma nei risultati di ricerca la frase rimarrà troncata.

privo di stop-wordsEsempio: www.tuttoseo.it/corso-seo-avanzato-6-errori-meta-description-da-evitare

Togliendo le stop word e i dettagli non necessari, avrai un URL più breve e leggibile e riuscirai a mantenere visibili le parole importanti.

Tag Headings:

rappresentano i tag per la formattazione del testo in paragrafi e sotto-paragrafi. È consigliabile utilizzare un solo h1. La gestione e l’inserimento dei paragrafi dipende molto dalla struttura del layout.

Alcuni consigli:

Abbiamo 6 livelli di intestazione disponibili, da h1, che è la prima intestazione, fino a H6, e possiamo utilizzarli tutti con sicurezza, anche se è raro ottenere un utilizzo completo di tutte le intestazioni nello stesso articolo.

In un testo di media lunghezza (1500-2000 parole) di solito non si supera il livello h4.

In linea di principio, una pagina web dovrebbe coprire un solo argomento e anche i singoli paragrafi e sottoparagrafi dovrebbero concentrarsi su un solo tema secondario rispetto a quello principale, ma ci sono delle eccezioni, come accennato.
H1 introduce e apre l’articolo.

Applicare più di un H1 o saltare completamente i titoli potrebbe creare una struttura di pagina confusa e rendere più difficile la lettura e l’esperienza dell’utente, oltre a complicare l’accessibilità alle risorse.

I tag di intestazione vanno inseriti nel testo in ordine decrescente in base all’organizzazione che si intende dare al contenuto: il titolo principale è h1, il paragrafo o i paragrafi principali vanno intitolati con un H2, i successivi sottoparagrafi interni h3..

Rispettare l’ordine gerarchico significa anche che l’intestazione di grado superiore può ospitarne una di grado inferiore: in altre parole, all’interno di un h2 possiamo aprire un h3, e successivamente un h4, un H5 e un H6, ma è sconsigliato saltare immediatamente da h2 a H5.

Sempre come elemento di possibilità, possiamo anche creare un testo che abbia solo un h1 e più h2, oppure un titolo h1, un titolo h2 e vari titoli h3: come detto, potenzialmente non c’è limite al numero di intestazioni che possiamo può utilizzare (anche di pari grado).

Immagini e Tag ALT:

è il testo alternativo delle immagini. Ogni pagina o post di un blog deve contenere almeno un’immagine e la descrizione deve a) descrivere realmente l’immagine b) contenere le keyword che abbiamo scelto

Le ricerche di Google Immagini rappresentano il 22,6% di tutte le ricerche.

Questo è il motivo per cui è fondamentale prestare attenzione alla SEO delle immagini: se non lo fai, perderai un’enorme quantità di traffico.

La SEO delle immagini può indirizzare un traffico significativo al tuo sito in due modi diversi:

  1. Innanzitutto, l’utilizzo di immagini ottimizzate aumenta le possibilità di posizionamento in Google Immagini.
  2. In secondo luogo, le immagini sono una parte importante del SEO on-page.

Google mostra sempre più immagini nei normali risultati di ricerca, spesso sopra i soliti risultati organici.

Nomi dei file media (immagini, video, audio)

Il nome del file è importante perché aiuta lo spider ad indicizzare i contenuti multimediali!

KEYWORDS E ONPAGE SEO, ALCUNI RIFERIMENTI:

Prova il tool snippet preview: Seomofo

link2Per approfondire leggi questo articolo sul seo copywriting e questo sui contenuti duplicati.

link2 Sulla creazione degli snippet

La guida definitiva dell’onpage SEO del 2020 (english)


E qualche consiglio tecnico:

1 – Correlazione title e keywords

Da un’analisi di 1 milione di di ricerche su Google è risultata una correlazione netta fra la parole chiave nel tag title e la prima pagina della serp

2 – Keyword primaria in title e meta description

Se cerchi una parola competitiva (vedere Key Difficulty in tool quali SeoZoom, SemRush, NeilPatel Ubersuggest), noterai che nel top del ranking quasi tutte le pagine usano quella stessa parola chiave nel tag Title e nella meta description.

3 – Usa la tua parola chiave per cui vuoi essere trovato nelle prime 100-150 parole.

4 – Parole chiave correlate a quelle del tag title

Aiuta Google a spiegare di cosa parla la tua pagina con il tag H1, usando parole chiave che si correlano a quelle del Tag Title.

Title e H1 simili ma non identici (almeno stando ai consigli di Google)

Title:

Google SEO: Should Titles & H1 Tags Be Identical?

H1:

Google SEO: Should Titles & H1 Tags Be Exactly The Same?

5 –Keyword frequency, fra 5 e 10 volte

Ragiona sulla Keyword Frequency. Google non da indicazioni chiare in merito ma gli esperti sostengono che un numero minimo di volte – fra le 5 e le 10 – la keyword principale dovrebbe essere ripetuta.

6 – Usa link esterni, soprattutto verso link certificati e autorevoli, Google apprezzerà.

7 – Usa url SEO FRIENDLY. Non www.sito.it/23-01-2020/product-22837 ma www.sito.it/tavolini/tavolo-da-pingpong 

8 – Usa il tag ALT per le immagini.

9 – Scrivi contenuti unici e fai un’analisi delle Keywords come il volume di ricerca, la competizione, il PPC medio,  con i tools specifici come

10 – Usa Google Search Console o UberSuggest per ottenere dati sulle parole chiave

UBERSUGGEST fornisce moltissimi strumenti in parte gratuiti per esaminare il SEO di un sito (audit) e per suggerire l’utilizzo delle keywords migliori in base il volume di ricerca, il CPC, il Paid Difficulty cioè la concorrenza nella competizione in Google ADS e il SEO difficulty cioè la concorrenza nella ricerca organica)

ma anche Google Trends che dentifica i vocaboli o le informazioni più cercate sul web in un certo arco di tempo o in una specifica area geografica e offre uno screening delle news più ricercate sul momento