#4 Digital Marketing: Social Media Marketing e Social Media Optimization

  1. Introduzione: social media marketing e social media optimization. Quali social? Il funnel del (digital) marketing

  2.  Obiettivi di un piano di social media marketing . Misurare i kpi. Il piano editoriale

  3.  Strumenti: ascolto e analisi del contesto

  4. Strumenti: pianificare e attuare il piano editoriale sui social. Tools di gestione multicanale.

  5. Contenuti: come costruire un contenuto che funziona sui principali social (FB, IG, Twitter, Linkedin).  Copertura organica, misurazione

  6. Strumenti: social advertising. Pubblicità su FB e IG, Facebook business, targetizzazione, gestione delle inserzioni, analisi dei risultati, Facebook Business.

  7. Strumenti: Metriche e analisi dei risultati

1-redes-sociales

1. INTRODUZIONE ALLA SOCIAL MEDIA OPTIMIZATION E AL SOCIAL MEDIA MARKETING

Cos’è:

Il Social Media Marketing è l’utilizzo di uno strumento dei social network per raggiungere gli obiettivi di marketing e può essere definito come l’insieme delle attività condotte sui social network per creare interesse intorno ad un marchio o ad un prodotto aumentare la consapevolezza del marchio, identificare potenziali consumatori, generare contatti, costruire relazioni significative con i clienti, fare costumer care, aumentare il traffico del proprio sito..

Nel digital marketing funnel il social marketing può sforare su diversi piani ma il suo ruolo principale è nel “Top of the Funnel”, e in particolare nell’esercizio dell’attrazione: awareness prima ed engagement / consideration dopo.

Funnel-Digital-Marketing-Funnel

Credits immagine: https://www.digital-coach.it/blog/case-histories/marketing-funnel/

Facciamo un po’ di chiarezza..

Il social media manager è la figura che cura la presenza di un progetto sui social network. I canali possono essere quelli di un’azienda, di un libero professionista o di una realtà no profit e le azioni sui social non sono legate alla generazione di  profitti, ma al raggiungere degli obiettivi di comunicazione come il brand awareness ad esempio.

Il social media manager studia un piano per il cliente, individua i social adatti e sviluppa una strategia adeguata a una serie di elementi che influenzano il percorso. Ad esempio gli obiettivi, i competitor, il budget. Infine si occupa della gestione operativa dei social che può essere organizzata con altri componenti del team. Pensa ai contenuti da gestire con il piano editoriale. Qui potremmo poi differenziare e specializzare ancora le figure in social media editor che si occupa della stesura dei contenuti media e in social media analyst che si occupa dell’analisi dei risultati e della verifica della bontà della strategia

Approfondisci: https://www.ninjamarketing.it/2015/10/11/social-media-marketing-definizione-corso/

2-socialmediamanager

Qui interviene anche la SMO (Social Media Optimization).  I social network sono certamente un canale ma ormai sono diventati una vera e propria fonte di informazione e di ricerca. Gli utenti si avvicinano al brand, imparano a conoscerlo e instaurano un rapporto di fiducia. E sempre più spesso effettuano le ricerche su un prodotto/servizio, valutano le diverse opzioni, si confrontano e condividono le proprie esperienze.

SEO e SMO non competono ma concorrono per un fine comuneottimizzare la visibilità di un brand / sito web.

Approfondisci l’analisi della SMO: http://blog.majeeko.com/smo-social-media-optimization-cose-funziona/

Alcuni consigli sull’SMO: https://www.asernet.it/social-media-optimization-qualche-consiglio/


E poi c’è il ramo della Social Media Advertising che riguarda esclusivamente i social come canali per veicolare inserzioni pubblicitarie.

Social Advertising rappresenta una tipologia di pubblicità basata su inserzioni-annunci, che viene veicolata esclusivamente all’interno dei Social Network

Il brand in questa maniera si trova a poter monitorare la propria reputazione online, modificando la strategia di promozione o di vendita in base ai riscontri ricevuti ed alle esigenze del caso.

Il social media advertising si rivolge a un pubblico definito, profilato e di cui conosci gli interessi;

Il social media advertising consente a chi lavora nel marketing di raggiungere i clienti ideali utilizzando funzionalità di targeting demografico e messaggi pubblicitari personalizzati.

I social media hanno un bacino d’utenza ampissimo: basti pensare che nel primo semestre del 2020 gli utenti registrati sui maggiori social network erano: più di di 2 miliardi e 500mila su Facebook; 1,5 miliardi su Instagram;  più di 450 milioni su Linkedin;  350 milioni su Twitter.

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2 – OBIETTIVI DI UN PIANO DI SOCIAL MARKETING

I social possono essere uno strumento di comunicazione digital al servizio del marketing. Quindi gli obiettivi che ci poniamo sono gli obiettivi di comunicazione e marketing che abbiamo già conosciuto.

Nell’immagine un sondaggio del 2021 sugli obiettivi principali dei social marketers di Social bakers:

E di Digital Information (2021)

Coinvolgere gli utenti: l’engagement

Obiettivi social media marketing

La parola engagement in italiano si traduce con coinvolgimento.  Uno degli obiettivi principali di una campagna di social marketing, è quello di cercar di far interagire gli utenti con le pagine e i contenuti. Attraverso il coinvolgimento, si cerca di fidelizzare il cliente verso il brand.

Lo strumento social serve per ottenere interazione, dibattito e conversioni (obiettivi specifici come click sul sito, acquisti online, compilazione di form) non è una rassegna stampa.

L’engagement non riguarda una singola interazione con uno dei tuoi clienti, ma significa sfruttare costantemente un canale comunicativo sempre aperto, per stringere relazioni con tuoi clienti e potenziali, in un determinato arco di tempo. E’ una forma di relazione a lungo termine.

Social Media Today 2021 – https://www.socialmediatoday.com/news/boosting-your-brand-through-social-media-engagement-infographic/593100/

L’oggetto del Social Engagement è il pubblico di potenziali clienti, da trasformare attraverso il coinvolgimento sulle principali piattaforme Internet prima in follower, fan e lettori, poi in ultimo luogo in clienti fidelizzati.

Approfondisci: https://blog.advmedialab.com/social-media-engagement-e-strategie

Come si calcola l’engagement?

    • Volume dell’engagement. metrica che costituisce il parametro di misurazione dell’engagement e include likes di Facebook e Instagram, retweets di Twitter, salvataggi di post..
    • Tasso di engagement. E’ il parametro di qualità o funzionalità ed è calcolato come il volume diviso per il numero di utenti o eventi che potrebbero aver scatenato l’azione.
    • Costo per engagement. E’ calcolato come volume dell’engagement diviso per la spesa ed è cruciale per valutare il rapporto costo/efficacia di una campagna.

Il tasso di engagement è un valore fondamentale e si può calcolare:

  • sommando le interazioni (like e commenti) degli ultimi 10 post
  • dividendo il numero ottenuto prima per 10, poi per il numero dei follower;
  • moltiplicando il numero finale per cento.

Per avere un engagement rate discreto, dovresti avere almeno una percentuale del 7-8%.

Se il tuo engagement rate è sotto il 2%, meglio cambiare strategia.

Le tre metriche principali del volume nei social media sono:

    • I follower, che rappresentano il pubblico che ha il potenziale di postare immediatamente il contenuto, mettendolo in diretta esposizione
    • Il reach, che rappresenta il numero di individui cui il contenuto o la pagina sono stati esposti
    • Le impression, che rappresentano il numero totale di visualizzazioni per contenuto o pagina

Come aumentare l’engagement su Facebook e Instagram?

https://breakingsocial.it/come-aumentare-engagement-su-instagram/

https://virality.community/blog/aumentare-lengagement-su-instagram-come-far-esplodere-i-tuoi-insight/

https://breakingsocial.it/come-aumentare-engagement-su-instagram/

https://breakingsocial.it/come-aumentare-engagement-su-instagram/

  1. Tutti i social: Elaborare sempre un piano editoriale, non lasciare vuoti e pubblicare un buon mix di contenuti originali con contenuti terzi
  2. Segui i trend (usa:  Trends ma soprattutto guardati attorno, oppure hashtag trends come https://getdaytrends.com/ o per twitter: https://www.breaking-news.it/)
  3. Tutti i social: Rispondi ai commenti e tagga altri utenti
  4. Tutti i social: Interagisci con la tua community. Su FB può aver senso collegare un gruppo fan alla tua pagina
  5. IG e FB: Aggiungi il luogo
  6. Twitter e IG: Hashtag mirati (usa: Display purposehashtag generator  o hashtagify)
  7. IG: Scrivi sempre caption mirate
  8. Su IG un buon mix di post, stories e igtv

Aumentare la reputazione (online reputation)

Obiettivi social media marketing

La Brand Reputation è il modo in cui un marchio viene visto e considerato dagli altri. Avere una reputazione di marca favorevole significa avere dei consumatori che si fidano dell’azienda!

Con l’ascesa dei social media, le aziende stanno scoprendo come anche il più piccolo errore possa distruggere un marchio in pochi minuti, attraverso un effetto virale davvero difficile da contenere.

La reputazione online può migliorare o rovinare il tuo brand. Per conoscerla, saranno necessari degli strumenti che monitorano la tua attività social.

Ecco 6 tool:

1. Google Alerts

Il primo passo per controllare quanto accade nel web può essere proprio quello di impostare Google Alert. In tal modo è possibile ricevere avvisi costanti su quanto viene detto, in base alla parola chiave scelta.

2 Media Tool Kit

All in one tool per monitorare qualsiasi sussurro sul tuo brand (a pagamento)

2. Tweet Reach

Permette di monitorare i Tweets su hashtags, brands, eventi, in tempo reale. Grazie a questo strumento è possibile scoprire la performance di un Tweet, riuscendo a capire rapidamente cosa ha funzionato e cosa probabilmente no.

3 Social Mention

Con questo strumento è possibile sapere chi è l’autore di un commento e quanto esso sia “seguito”.

5. Website change

Questo servizio permette di ricevere un avviso quando un servizio in monitoraggio cambia status

6. Union meters

Analizza il web, alla ricerca di riferimenti che possano essere utili e interessanti.

7. Talkwalker

Mega suite di funzioni per il social management e il social lisening. Offre una panoramica dello stato aziendale online e aiuta nel monitoraggio. Ha funzionalità gratuite e, nella versione Premium, a pagamento.

8. Image Raider

Consente di cercare e scoprire quali siti internet parlano di te senza citare il tuo nome o chi ha preso e distorto le tue immagini. È sufficiente inserire l’url dell’immagine da monitorare o caricare il file: il sistema inizierà la sua ricerca e invierà un Alert tramite mail qualora ce ne fosse necessità.

Alcuni accorgimenti pratici per aumentare la reputazione del tuo marchio:

    • Uno o due post di vendita a settimana al massimo: il resto sono contenuti originali di posizionamento
    • Lavoro molto sul costumer care (rispondi subito a critiche e/o domande)
    • Monitora le recensioni sui social, sui market place e su Google e crea delle linee guida per le risposte in modo che non siano troppo asettiche.
    • Usa foto del backstage / making of del nuovo prodotto
    • Ricordare al pubblico chi sono i membri del team
    • Chiedere ai follower di condividere i tuoi contenuti
    • Omaggia i tuoi “fan” taggandoli o pubblicando dei loro contenuti
    • Interagisci e fai domande ai tuoi fan
    • Mostra la tua personalità o quella del tuo marchio

Risorse online sulla web-social reputation:

Social e Brand awareness

Obiettivi social media marketing

La brand awareness indica la notorietà di marca, quanto è riconosciuta e riconoscibile. Marchi come Coca Cola o Apple hanno uno svolto nel tempo un rimarchevole lavoro di brand awareness.

La brand awareness è un insieme di diversi indicatori che vengono impiegati per valutare l’effettiva capacità dell’utente di riconoscere un brand, richiamarlo alla memoria, identificarlo in modo corretto in termini di brand image  (percezione marca) e identity (elementi distintivi della marca) o il suo posizionamento.

Migliorare la notorietà di marca è fondamentale affinché, nel momento del bisogno, agli utenti venga in mente il tuo prodotto.

L’awareness è notorietà, la reputazione è qualitativa (un marchio può essere semisconosciuto ma avere una reputation altissima nella sua nicchia).

Come migliorarla?

  • Comunicazione e pubblicità multicanale verso il proprio target! Nel nostro caso attraverso le inserzioni di FB e IG
  • SEO e Google Ads su parole chiave specifiche

3 – SOCIAL: PER UN BUON PIANO DI COMUNICAZIONE BISOGNA SAPERE ASCOLTARE

Social Listening e monitoring

Per costruire una buona strategia il primo passo e definire gli obiettivi e ascoltare quello che accade sui social.

Cos’è il Social Media Listening?

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Con Social Media Listening si intendono le attività volte a trovare e tracciare le conversazioni online attorno a specifiche keyword, frasi ed eventi, e attorno al tuo brand, al tuo settore di riferimento e ai tuoi competitor. Ascoltare queste conversazioni ti aiuterà a decifrare modelli di comportamento e trend di mercato in grado di darti un notevole vantaggio competitivo.

Se vuoi battere sul tempo eventuali situazioni critiche, intervenire in una conversazione che sta prendendo la direzione sbagliata o anche solo iniziare a predisporre un piano d’azione per un fail improvviso, hai bisogno di affidarti a dei tool professionali di Social Listening.

https://www.talkwalker.com/it/blog/social-media-listening-cose-e-perche-e-importante-per-le-aziende

http://www.socialistening.it/cosa-e-il-social-listening/


TOOLS PER LISTENING E MONITORING

MENTION

Twitter, Facebook and Instagram.

Individua conversazioni importanti. Monitora facilmente oltre 1 miliardo di fonti sul Web ogni giorno, inclusi articoli di stampa, siti di recensioni, forum e blog.
Ascolta i post sui social media e scoprie le tendenze nelle conversazioni, filtra e analizza i dati da Twitter, Facebook e Instagram.
Connette il tuo pubblico sui social media e fa crescere la tua presenza online. Disegna, pianifica e pubblica facilmente i post da più canali.

TWEETDECK

https://tweetdeck.twitter.com/

Individua

SOCIAL MENTION

Aggrega i contenuti di blog, microblog, immagini e video relativi al termine di ricerca fornito da una varietà di motori di ricerca e social network. In questo modo è più facile  visualizzare ciò che viene detto su un marchio in un’unica visione completa.

TALK WALKER

https://www.talkwalker.com/

3 – SOCIAL MEDIA: COSTRUIRE I CONTENUTI

under constructio

Un esempio di inserzione pubblicitaria:

Questo post ad esempio ha raggiunto 85.000 persone in “organica” (senza pagare) più altre 79.000 persone con più 3000 interazioni (like, condivisioni, commenti) e circa 500 click sul sito con un’inserzione targetizzata da 50€. La landing page proponeva il tesseramento all’associazione. Dei 500 click 19 hanno portato alla conversione finale (25€ a tessera) per 475€ di introito (contro i 50€ spesi).

Facebook ads

Difficile se non impossibile delineare una strategia di successo universale! Dipende dal brand (unito, ceres, un mio personaggio inventato, ecc..) , dagli obiettivi (branding, engagement, interazioni, lead generation, click sul link), dallo stato iniziale (stiamo lavorando con una pagina che ha già 1milione di like o zero?), ecc..

La comunicazione di cui sopra aveva due obiettivi: il principale era l’engagement (su Fiab Onlus) e il secondario il click sul link (che si trovava defilato nel testo del post). Quindi la strategia è stata plasmata soprattutto per ottenere più impressions e interazioni possibili.

  1. Immagine intrigante, interessante e non blandamente pubblicitaria (questa è una foto ad hoc scattata a Torino). Un video breve potrebbe ottenere risultati ancora migliori
  2. Un richiamo all’interazione (utente, tu che sai tutto dimmi la tua su questa cosa). In questo caso con una simpatica provocaione
  3. Un testo del post non troppo lungo che sappia allo stesso tempo raccontare il marchio e intrigare l’utente (hey lo sai che con l’apporto calorico di un cappuccino puoi fare 20 km in bicicletta?)

4 – IL PIANO EDITORIALE E LA GESTIONE INTEGRATA DEI SOCIAL

Il piano editoriale è un documento – esplicitato o meno – di pianificazione di contenuti nell’ambito di una qualsiasi attività di produzione di contenuti ed è alla basa di un progetto di social media management.

link2Lo si spiega in tutte le sue accezioni qui: https://www.albertopuliafito.it/piano-editoriale-cose-come-si-fa-a-cosa-serve/

Cosa inserire in un piano editoriale?

    • Contenuto testuale
    • Immagine/video (se c’è)
    • Link (se c’è)
    • data di pubblicazione
    • argomento / tag
    • obiettivi
    • note/approvazioni

link2Ecco un esempio di piano editoriale

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Come e quando pubblicare sui social?

Non esistono regole ben precise, quindi non aspettarti un complesso di norme da seguire alla lettera. Dai un’occhiata alle pagine dei competitor. Se il tuo cliente è una nota azienda che produce caffè, analizza i social dei suoi principali concorrenti per capire: cosa pubblicano su Instagram, se sono presenti su Twitter, quali contenuti promuovono su Facebook. Studia il loro metodo, e mi raccomando: prendi spunto da quelli che ottengono maggiore successo ma con l’intenzione di distinguerti e creare un tuo marchio di fabbrica.

La domanda da farsi è sempre la stessa: qual è il tuo obiettivo? Spesso è generare dei profitti per l’impresa ovvio. Ebbene, la gente non sta sui social per comprare. Niente panico, con gli stimoli giusti potrebbe essere disposta a farlo. Un bravo marketer sa bene quali corde toccare.

link2 Leggi questi suggerimenti: https://www.neting.it/blog/piano-editoriale-social-media.html

Tools per monitorare e gestire le pagine e creare contenuti

Gestire decine di clienti in modo integrato su più social è decisamente complesso. Per questa ragione esistono dei tool online (la maggior parte a pagamento) che possono aiutare a gestire, pubblicare, creare, analizzare, ascoltare, creare team di lavoro.

Sendible
https://www.sendible.com/

Buzzsumo

Buffer
https://buffer.com/

HootSuite
https://www.hootsuite.com/

Quale social?

Facebook

Utenti medi mensili: 2,44 miliardi
Target: 26-55+ anni
Industrie (B2B and B2C): e-commerce, fashion, retail, banking, servizi finanziari, assicurazioni, entertainment, immobiliare, sanità

Instagram

Utenti medi mensili: 1 miliardo
Target: 18-40 anni
Industrie (in prevalenza B2C): e-commerce, retail, fashion, food & beverage, beauty, entertainment, travel, immobiliare

Twitter

Utenti medi mensili: 340 milioni
Target: 18-45+ anni
Industrie (B2B e B2C): news, tech, e-commerce, retail, travel, sport, sanità, telco

LinkedIn

Utenti medi mensili: 303 milioni
Target: 25-45 anni
Industrie (in prevalenza B2B): legal, tech, manufacturing, marketing, HR, education

YouTube

Utenti medi mensili: 2 miliardi
Target: 18-55+ anni
Industrie (B2B e B2C): praticamente qualsiasi industria e brand può creare contenuti video efficaci a scopo di marketing

Pinterest

Utenti medi mensili: 322 milioni
Target: 18-45 anni
Industrie (in prevalenza B2C): fotografia, arte, bellezza, e-commerce, fashion, architettura, food, bricolage

Quali strumenti per la gestione integrata della diffusione dei contenuti dei social?

Buffer

Sendible

Hootsuite

Agorapulse

Sprout

5 – SOCIAL MEDIA ADVERTISING SU FACEBOOK E INSTAGRAM

Facebook è un canale per distribuire e anche una piattaforma per creare i nostri contenuti e promuovere le nostre campagne, a pagamento (a più utenti possibili) o in modo “organico” (ai nostri fan).

I social possono essere canali per distribuire contenuti e allo stesso tempo piattaforme per creare e promuovere le nostre campagne. A pagamento, contattando utenti fuori dalla nostra cerchia o in modo “organico” (ai nostri fan).

Statistiche social: https://datareportal.com/social-media-users

6 – Obiettivi e conversioni

Che cosa si intende per conversion? La conversione è il successo di una certa operazione, ossia il compimento da parte dell’utente dell’azione desiderata e promossa!

Ad esempio il tesseramento online ad un’associazione. L’obiettivo dei social può essere far convergere il traffico social sul sito e far sì che il sito sia attrezzato per ottenere l’obiettivo richiesto!

Le conversioni possono (anzi devono) essere monitorate. Facebook usa il pixel!

Il pixel di monitoraggio delle conversioni di Facebook è probabilmente uno degli strumenti più utili per monitorare l’andamento di una campagna pubblicitaria Facebook e verificarne l’efficacia.

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Approfondisci qui: https://marketers.media/facebook-pixel/ – Copyright © marketers.media

Alcuni obiettivi misurabili in conversioni:

#Branding

Il branding è da considerare come una metrica da misurare e da analizzare, mentre la conversione è, ovviamente, l’aumento della brand reputation e della awareness. Si ottiene producendo contenuti di buona qualità, in linea con l’aspettativa dell’utente, avendo una presenza fissa e continua sui social

#Traffico al sito

è il traffico al sito che si riesce a generare attraverso una corretta presenza sui social network. Per portare traffico, quindi visitatori, è possibile attivare numerosi canali, come il SEO (search engin optimization) , ma anche ad una pagina Facebook, oppure un account Twitter, e così via.

#Lead generation

E’ la generazione di contatti tramite form, tramite i sistemi automatici che prendono i nostri tramite gmail o facebook..

L’uso della newsletter è un lead generator. Bene usare “regalini” o contenuti interessanti per ottenere lead!

#Vendita

la vendita dei prodotti presenti sul portale, che può essere anche vendere il tesseramento all’associazione FIAB.

Il tuo obiettivo di conversione,in questo caso, è facilmente individuabile, il problema è il passaggio dal social ad una nuova realtà meno “leggera”Si, perché l’utente medio che vivacchia sui social non lo fa con l’intenzione di effettuare delle azioni specifiche, lo fa per svago, per informarsi, per chiacchierare con amici e parenti, e vedere qualcuno passare dalla pagina Fb all’acquisto non è una cosa così facile e immediata.

7 – Facebook, le basi e l’algoritmo Edge Rank

Facebook separa tre livelli in cui vengono prodotti e condivisi i contenuti:

Profilo personale: persona con nome e cognome (a cui sono associati gruppi e pagine)

Gruppo: una sorta di forum in cui tutti discutono alla pari e sono  amministrati da admin

Pagine: le fan page.. Aziende, associazioni, personaggi famosi, prodotti..

Per partire con il Facebook Advertising?

Un profilo personale! A gestire le pagine delle associazioni sono le persone (utenti facebook). Quindi è necessario un “Mario Rossi”. Non si creano pagine di brand o altro come profili personali, non servono a nulla perché non possiedono gli strumenti di controllo, insight e marketing e Facebook tende a cancellarli!

Creare una pagina! (il proprio brand, la propria idea, il proprio personaggio, la propria associazione, ecc…)

Le pagine “controllate” o create ad hoc dal tuo utente si trovano sulla sidebar di sinistra su “pagine”

Per la gestione della pagine, degli insight, dei ruoli..
pdf-iconPDF “Bike Social Marketing” con basi Facebook

link2Sugli insight / analitica di Facebook

Il newsFeed

l News Feed o “Sezione Notizie” è lo spazio che più viviamo su Facebook e che consultiamo ogni giorno (circa 20 volte al giorno) per scoprire cosa succede nel mondo e cosa fanno i nostri amici.

È uno dei pilastri del social network, quello che ci mantiene in contatto con i nostri interessi, cari, conoscenti, amici e, in generale, “con ciò che per noi conta”.

Non è il nostro profilo.. È il newsfeed!

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quindi..

Newsfeed

Quello che succede nel nostro mondo e che i nostri contatti o le pagine che ci piacciono pubblicano.

Profilo

Quello che noi pubblichiamo (ed è visibile nel nostro profilo)

EdgeRank è il nome dell’algoritmo che Facebook usa per determinare ciò che deve apparire nel flusso delle notizie di ogni utente.

Si stabilisce quale delle connessioni sia la più importante per te e quindi quale appare più di frequente,  ma anche quali tipi di contenuto dovrebbero apparire sopra agli altri.

In pratica? Se tu utente hai messo like ad una pagina ma poi ti disinteressi di lei non vedrai più alcun aggiornamento di questa pagina sul tuo newsfeed..

Se tu utente segui molto un altro utente avrai sempre maggiori aggiornamenti di quell’utente.

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Quello che devono fare quindi i gestori delle pagine è studiare quali sono i contenuti che generano più condivisi e engagement (sia sulla propria pagina sia sulle altre pagine dello stesso settore – usando la funziona “pagine da tenere sotto controllo” o tool specifici come BuzzSumo) e focalizzarsi sulla pubblicazione di quel tipo di contenuti.

7b – Facebook: dimensioni delle immagini

2. Immagine di copertina pagina e profilo

È la prima cosa che cattura l’attenzione quando qualcuno apre la tua pagina o il tuo profilo. L’immagine di copertina è una sorta di presentazione, per cui ti consiglio di personalizzarla e di aggiornarla di tanto in tanto, in base alle promozioni che offri, alle stagioni, alle feste o a qualche occasione speciale.

Le dimensioni delle immagini di copertina (nota anche come cover), di forma rettangolare, sono di 820 x 315 pixel.e Meglio 1630 X 916 pixel.

dimensione immagine coperrtina cover pagina facebook 2018

Immagine dei link Facebook

L’immagine dei link che pubblichi si carica automaticamente dal sito cui il link rimanda. Non ti piace? Puoi eliminarla e caricarla manualmente su Facebook, magari dopo averla personalizzata. Le dimensioni sono 476 x 249 pixel.

Prova a caricarla anche con dimensioni 1200 x 900.

Immagine di copertina di un evento

Vuoi attrarre l’attenzione sull’evento che hai organizzato e promosso? Scegli un’immagine di copertina originale e d’impatto. Le dimensioni che devi rispettare sono 1200 x 628 pixel.

Un po’ di dimensioni per il mondo Facebook Adv

Immagine
Singola
Canvas Cover Carosello Slideshow Collection
Awareness Brand Awareness 1200×628 px 1200×628 px 1080×1080 px 1280×720 px N/A
Reach 1200×628 px 1200×628 px 1080×1080 px 1280×720 px N/A
Consideration Traffic 1200×628 px 1200×628 px 1080×1080 px 1280×720 px 1080×1080 px
Engagement (Post) 1200×628 px N/A N/A 1280×720 px N/A
Engagement (Likes) 1200×444 px N/A N/A 1280×720 px N/A
Engagement (Events) 1200×628 px N/A 1080×1080 px 1280×720 px N/A
App Installs 1200×628 px N/A 1080×1080 px 1280×720 px N/A
Lead Generation 1200×628 px N/A 1080×1080 px 1280×720 px N/A
Conversioni Conversions 1200×628 px N/A 1080×1080 px 1280×720 px 1080×1080 px
Product Catalog Sales 1200×628 px N/A 1080×1080 px N/A 1200×628 px

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7c – Facebook: analisi delle performance

Facebook fornisce con gli insight uno strumento per analizzare i dati della propria pagina. Queste statistiche offerte dagli insight sono fondamentali per capire se la propria strategia sul social è corretta, qual è il grado di coinvolgimento generato dai contenuti e inoltre offre una serie di strumenti per la gestione della pagina dal punto di vista strutturale, di gestione dei contenuti e dei profili amministrativi.

link2Approfondisci: https://www.tourtools.it/insight-facebook-cosa-sono

Bike-Pride-insight

7d – Facebook Marketing | Copertura organica

Un contenuto della nostra pagina viene visualizzato solo ad una percentuale dei nostri fan (cioè di chi già ha messo like!). La percentuale varia a seconda dell’Edgerank (e Facebook per guadagnarci ha iniziato a dar meno peso alla copertura organica) e dipende da diversi fattori:

      • Siamo interessanti? I nostri fan continuano a seguirci?
      • I nostri contenuti sono solo condivisioni di altre pagine? Sono link esterni? Sono contenuti nostri e originali?
      • Sono contenuti multimediali (testi, video, foto)?
      • Pubblichiamo con una buona frequenza?

copertura_organica_stock_price

Le visualizzazioni di una fan page corrispondono al numero di visite al profilo di una fan page, senza differenza tra un utente loggato (ossia dopo aver effettuato l’accesso a Facebook) oppure no. La copertura invece implica la visione a schermo di un contenuto e può essere suddivisa tra organica (senza pubblicità) o a pagamento (attraverso le inserzioni pubblicitarie). Di base la copertura organica di una Pagina si attesta a una percentuale di 2-3% dell’intera fan base. Questo significa che su 100 fan solo 2 o 3 entreranno in contatto in maniera genuina con un tuo contenuto. Ed è il motivo perché l’advertising è importante su Facebook. Ma non solo…

Nel 2016 c’è stato un concreto crollo della visibilità organica (qui una ricerca di buzzsumo).

9-FB-engagements

A farne le spese soprattutto i post con immagine + link, quelli che sino a poco tempo fa erano consigliati proprio per favorire la visibilità degli stessi. C’è poco da dire, Facebook non vece di buon occhio i link, un pericolo perché vie preferenziali per abbandonare la piattaforma.

video si confermano la forma più viva e performante, sempre più perno su cui far ruotare la strategia di contenuti dei brand. Una sola parola a riguardo: irrinunciabili.

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Ma cosa serve fare per avere una buona copertura organica?

In generale:

      • contenuti propri >  condivisioni > link
      • Video > immagini > solo testo
      • Facebook vuole contenuti originali!

Secondo Matteo Pogliani, esperto social marketer, è bene seguire questi consigli:

      • Le immagini e i video nativi pagano, sempre
      • Link esterni= male assoluto, o quasi
      • Clickbait?!? C’è ancora qualcuno che pensa di poterlo fare?
      • Evitare di chiedere azioni
      • Le parole legate alla vendita non piacciono a Facebook
      • Riutilizzare i contenuti non è una buona idea
      • Lavorare sui trending topic paga molto
      • Più contenuti qualitativi facciamo più Facebook ci vedrà di buon occhio
      • Se l’engagement della nostra pagina è continuo Facebook premierà i nostri post
      • Ok testare tipi di post nuovi, ma dobbiamo lavorare sempre di più in modo data driven, proponendo ciò che interessa agli utenti

“Combattere” con L’Edgerank è un lavoro duro, ma necessario. Il primo e più importante consiglio è lavorare su contenuti qualitativi (alla lunga pagano sempre) e soprattutto analizzare attentamente l’andamento di ogni singolo post, così da valutare quali tematiche e forme siano più premiate. Un approccio che da creativo passa ad essere data driven con gli Insight a tracciare la via. Quelli non mentono e sanno raccontarci molto, moltissimo.
E invece quanto “valgono” e quanto le azioni degli utenti influenzano l’edgerank? Ovviamente più le interazioni sono “pesanti” maggiormente impatteranno sull’algoritmo e la visibilità organica dei nostri post:

      • Like=1
      •  Comment0=6
      • Condivisione=13
      • Visualizzazione video 3 secondi=14
      • Visualizzazione video 3 secondi=13

link2Approfondisci: https://www.matteopogliani.it/facebook-calo-portata-organica-considerazioni-e-possibili-soluzioni/


Pubblicazione di contenuti:

Tipi di post

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8 – Facebook e Instagram Adveritising – business e inserzioni

Le inserzioni sono alla base di una strategia di advertising a pagamento. Le ads permettono di raggiungere un pubblico maggiore e mirato, bilanciando il calo dell’organica.

FACEBOOK è anche un canale a pagamento di distribuzione di contenuti con due miliardi e mezzo di possibili clienti o quantomeno possibili “ascoltatori”.

Se il vostro obiettivo è realizzare contatti, vendite, uditori, Facebook rappresenta una base utenti incredibile.. Perché tutte le persone che utilizzano questo social network tendono a lasciare un’indefinita quantità di tracce rispetto ai propri gusti che le aziende, pagando Facebook, sfruttano per poter condividere i propri contenuti agli utenti che potenzialmente sono interessati (targeting)

Per utilizzare Facebook come canale di advertising (ricordiamo che le inserzioni di FB possono essere diffuse anche su IG) dobbiamo avere un metodo di pagamento attivo che possiamo registrare direttamente durante l’elaborazione dell’inserzione nella finestra apposita o su FB Business

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Notate il post “Bici, se la ami la sostieni”.. È diverso dagli altri. E’ una promozione a pagamento.. E lo si nota dai dati! 38.000 visualizzazioni e soprattutto 1100 interazioni! Il tutto a 20€.

Il post qua sotto è una pubblicazione con testo e contenuto multimediale originale, non un link del blog.

Il post è stato “sponsorizzato” con 23€ e ha ottenuto risultati molto più sostanziosi di un normale altro post: 692 like, 258 condivisioni e più di 40.000 visualizzazioni!

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Facebook ci da la possibilità di promuovere i nostri contenuti ad un pubblico che va oltre rispetto a quello della  nostra Fan Page sfruttando il proprio canale e soprattutto le proprie conoscenze sui gusti delle persone e la loro localizzazione.

Ma per farlo è necessario pagare.

Il canale FB è come la TV ma il pubblico è selezionato e geolocalizzato da noi, per cui c’è molta più pertinenza fra l’annuncio e il pubblico che lo vedrà. E costa molto ma molto meno rispetto alla TV!

ROI SU FACEBOOK

La base per creare una campagna pubblicitaria su facebook Ads deve partire da un principio: ottenere ricavi superiori alle spese. Per esempio: se investi €1000, devi guadagnare  almeno €1000+€1.

Anche se non è sempre vero: a volte l’obiettivo è raggiungere il più alto numero di persone possibili per far conoscere il proprio marchio (brand awareness)

Il ROI positivo è quel “ottenere ricavi superiori alle spese” che all’inizio ho posto come obiettivo. Tecnicamente, indica il return on investment. In pratica, è un valore che ti permette di misurare l’efficacia delle tue campagne, cioè capire se guadagni più di quanto spendi.

Come migliorare il ROI? Ecco un bel compendio

10b – Facebook Advertising | Campagna, gruppo di inserzioni, inserzione

Un’inserzione è un contenuto a pagamento che si struttura in:

1 CAMPAGNA
Rappresenta l’obiettivo. E’ composta dai gruppi di inserzioni

2 GRUPPO DI INSERZIONI
Targetizzazione, posizionamento, budget e programmazione

3 INSERZIONE (annuncio)
Immagini, video, testo e link

Possiamo creare e monitorare le inserzioni in due modi, direttamente dalla pagina (metodo semplice) o dal gestore delle inserzioni

Nel primo caso è sufficiente cliccare su:

    • Centro inserzioni
    • Direttamente sul post che si vuole promuovere (“metti in evidenza il post”)

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Il centro inserzioni direttamente sulla pagina si trova fra le voci di menù che si visualizzano quando si entra in una pagina che si controlla come amministratore o gestore delle inserzioni

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Quando si clicca su promuovi Facebook ci chiede cosa vogliamo promuovere.. (e quindi mostrare anche ad utenti che non sono i nostri).

    • Prodotti da vendere
    • Un nostro contenuto (il post)
    • Un post con un pulsante “call to action”
    • Mettere like alla pagina
    • La localizzazione di un’azienda
    • Generazione di contatti (form per la “lead generation”)

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Promozione di un nostro post:

Facebook ci chiede quale dei nostri post vogliamo promuovere. Dobbiamo averlo già scritto!

Una volta scelto il post dobbiamo

    1. Decidere e/o creare il target a cui verrà promosso (utenti a cui piacciono determinate cose, che fanno parte di gruppi e/o pagine, età, sesso, geolocalizzazione)
    1. Se aggiungere un pulsante call to action

Quanto pagare (+ pago e più si allarga la platea) e per quanto tempo

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Promozione della pagina

Come per il post ma in questo chiediamo agli utenti di mettere like alla nostra pagina. L’obiettivo è aumentare la nostra fan base.

Il testo di promozione lo dobbiamo scrivere in questo momento (abbiamo pochi caratteri disponibili!), l’immagine è di default quella della pagina ma possiamo modificarla.

Anche qui quindi: target, contenuto, immagine, budget, timing

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Promozione: generazione di contatti

Questa nuova inserzione permette di chiedere agli utenti di inserire i propri dati in un modulo. E’ uno strumento di lead generation: dobbiamo pensarlo in relazione ad una campagna precisa (ad esempio una petizione)

Anche qui: contenuti (testo e immagini da creare sul momento), target, budget e timing

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Promozione: link web (vendita ma non solo)

Questa nuova inserzione permette di promuovere un link web con un codice particolare (pixel di monitoraggio) che serve per monitorare le conversioni di acquisto.

Dopo questa schermata è necessarrio aggiungere un testo e un’immagine oltre a budget e timing.

Fondamentale avere una landing page coerente, semplice, ben disegnata (UX e UI design)

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10b – Facebook e Instagram Advertising | Gestore delle inserzioni

Per creare e gestire le campagne devi aprire facebook ads manager e creare un utente pagante registrando una carta di credito o un paypal. Lo si può fare a margine del processo di creazione della campagna.

gestione-inserzioni

Il gestore delle inserzioni è lo strumento che permette di impostare e monitorare le campagne a pagamento, gli account, ecc..

Dal menù del gestore è possibile editare le fatturazioni, misurare l’efficacia dei post, aggiungere dei codici ai siti per monitorare le conversioni, pianificare le pubblicazioni, ecc..

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Dal menù è fondamentale partire con impostazioni -> impostazioni dell’account e metodi di pagamento, in questo modo è possibile poi impostare le inserzioni

Il pannello delle inserzioni è tripartito:

1: campagne: elenco delle campagne pubblicitarie, ciascuna è contraddistinta da un obiettivo

2: gruppi di inserzioni: gruppi di pubblico-posizionamento-timing-budget definiti per le campagne

3: singole inserzioni ogni gruppo di inserzioni può avere singole inserzioni utili a raggiungere l’obiettivo della campagna.

Come leggere i risultati?
Pubblicazione: indica lo status dell’inserzione
Risultati: in base all’obiettivo, ad esempio quante interazioni, quanti click sul link, quante partecipazioni ad evento
Copertura: quante persone hanno visto l’annuncio (impressions)
Costo per risultato: il dato che indica il valore della performance. In base all’obiettivo (esempio interazioni) quanto ho pagato in euro la singola interazione? Un costo per risultato basso è indice di buone performance!
Interazioni: tra 0.01 e 0.10 euro è una buona performance
Click sul sito: fino a 0.40 euro è una buona performance
Evento: fino a 0.30 euro è una buona performance

Importo speso: a che punto siamo della spesa

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Le singole inserzioni sono visualizzabili cliccandoci sopra, anche tramite il tasto “modifica” e l’icona della penna.  Inserzioni e gruppo di inserzioni sono modificabili da qui come si evince nell’immagine qui sotto:
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Qui sotto possiamo vedere il cuore di Facebook Advertising, il gruppo di inserzioni con la creazione dei pubblici-target! Su crea nuovo possiamo identificare il nostro pubblico in base alla geolocalizzazione (luoghi), l’età, il sesso, gli interessi (siamo tutti classificati in base ai nostri interessi e a ciò che facciamo sulla piattaforma) e possiamo includere o escludere gruppi di utenti (ad esempio quelli che hanno messo o non hanno messo like ad una nostra pagina, hanno partecipato o non hanno partecipato ad un nostro evento).

Posizionamenti indica i dispositivi e le app in cui l’inserzione verrà visualizzata. Con Facebook possiamo includere anche posizioni su Instagram!

Budget e programmazione.. quanto spendere e per quanto? Dipende. Facebook come si evince qui sotto indica una stima dei risultati giornalieri (nel nostro esempio la copertura in base al nostro budget). Riferiamoci a questa informazione per la nostra inserzione. Il resto è dipendente dal nostro budget e da come sta andando la campagna! Per un evento locale con un biglietto di ingresso di 5 euro potremmo molto indicativamente partire 10 giorni prima e spendere 5 euro al giorno!

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In basso i dettagli di un’inserzione

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11 – Business manager

Facebook Business Manager

Facebook Business Manager è uno strumento di Facebook che permette di creare e gestire campagne pubblicitarie per una o più pagine Facebook. Attraverso la piattaforma collegata al profilo Facebook aziendale si possono monitorare gli andamenti delle pagine e anche generare un report dettagliato con l’analisi dei singoli post. Inoltre, FB Business permette a più persone della stessa azienda di gestire tutto quello che avviene sulla piattaforma, differenziando anche i singoli ruoli.

Come creare un account business Facebook

Naturalmente, per creare un account per Facebook Business è necessario avere un account Facebook. Una volta aperto lo strumento Facebook Business Manager dall’indirizzo business.facebook.com bisogna cliccare sul tasto “Creare un profilo” e inserire il nome della propria azienda o del proprio marchio. Seguendo passo passo le indicazioni, si dovrà poi inserire l’indirizzo e-mail aziendale. In questo modo, l’account è creato. Arrivati a questo punto, ci sono due possibilità: una è quella di creare una pagina aziendale nuova, oppure aggiungere la pagina Facebook aziendale già esistente. Nel caso in cui con il Facebook Business Manager ci sia la necessità di gestire più pagine, anche appartenenti a clienti diversi, è necessario cliccare su “richiedi accesso”, invece che su “aggiungi pagina”.

Una volta aggiunto un account pubblicitario su Facebook Business Manager non è più possibile rimuoverlo, per cui bisogna fare molta attenzione se si aggiungono account di cui non si è proprietari.  Dopo aver cominciato a impostare inserzioni a pagamento è possibile aggiungere fino a 5 account pubblicitari. Quando ci sono molti clienti, può essere utile aggiungere collaboratori e dipendenti per suddividere i diversi compiti e avere un aiuto nella gestione della piattaforma. Potendo scegliere tra “account dipendente” e “account amministratore” si possono assegnare ruoli diversi e limitare le azioni per ogni singolo account.

Come funziona Facebook Business Manager

Una volta creato il proprio account, la piattaforma è pronta per essere usata. Prima di creare un’inserzione bisogna creare il proprio Facebook Pixel. I pixel di FB non sono altro che dei pezzettini di codice da inserire sul proprio sito per tracciare le conversioni e ottimizzare le campagne. Ogni Facebook Business Manager può creare fino a 10 Facebook Pixel. Ora la piattaforma è pronta per il suo utilizzo completo. Cliccando su “Business Manager” in alto a sinistra compaiono 5 sezioni: Pianifica, Crea e gestisci, Misura e report, Risorse e Impostazioni. Tra le opzioni più interessanti ed efficaci di Business Manager c’è quella di targettizzare in maniera mirata il proprio pubblico, profilando i potenziali clienti in modo preciso e affidabile. Basta cliccare su “Crea nuovo pubblico” per scegliere a quali persone far arrivare una determinata campagna, suddividendole per età, città, sesso, titolo di studio, lavoro, interessi specifici.

Ancora, si può scegliere se far arrivare la campagna a persone che hanno già interagito con l’azienda o di mostrarla a chi ancora non ne conosce l’esistenza. In base al tipo di pubblico e al budget investito, la piattaforma riesce anche a dare una stima delle persone che verranno raggiunte dal messaggio, in modo da riuscire a “correggere il tiro” prima del completamento della campagna. Questo pubblico verrà automaticamente salvato per essere utilizzato nelle inserzioni successive ma nulla vieta di creare ogni volta un pubblico diverso. Quando si crea una campagna pubblicitaria, è fondamentale anche definire l’obiettivo. Se indirizzarla alla persone giuste si rivela importante, lo è ancora di più conoscere esattamente cosa si vuole che queste persone facciano.

Facebook Business Manager permette di individuare l’obiettivo preciso di ogni campagna, se quello di far girare il nome del brand, quindi acquisire notorietà, o di sviluppare traffico sulla pagina, con la visualizzazione di un video, l’interazione con i commenti o tramite messaggi privati, o, ancora, convertire tutto in una vendita. Come tutti gli strumenti a disposizione sui social network, è importante che ogni azione sia supportata da una strategia di marketing adeguata e ben strutturata.

Investire in una campagna su Instagram

Se ti stai chiedendo se vale la pena fare campagne su Instagram, dai un’occhiata a questi dati: ogni giorno 1,7 miliardi di account utilizzano il formato Stories e sono 500 milioni le persone che le usano; 1 Millennial o ragazzo della Gen Z su 4 cerca le Stories di prodotti o servizi che ha intenzione di acquistare.

Un terzo delle Instagram Strories più viste provengono dalle aziende. Il 36% delle aziende utilizza le Instagram Stories per promuovere i propri prodotti. La frequenza media di pubblicazione di IG Stories è di 2 o 3 messaggi a settimana. Le Instagram Stories rappresentano il 34% dei contenuti sponsorizzati di Instagram.

Questi dati ci dicono che Instagram rappresenta un modo creativo per mantenere una stretta connessione tra la community di Instagram e il tuo brand. Se parliamo di Ads, come dovremmo strutturarle?

Instagram Marketing dalla A alla Z

7. Insight, analitiche, analisi dei risultati

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