La lunghezza del post
Quanto testo? Ci sono regole o vincoli sui diversi social?
Ovviamente si.
Imerito alle lunghezze “tipo”, AdEspresso ha svolto una ricerca, misurando il rapporto tra quantità/qualità di interazioni e lunghezza dei testi. Elenchiamo di seguito i punti chiave, rappresentandoli tramite l’esempio in foto.
Prendi spunto da 160 ads Social che hanno ottenuto ottime performance: https://klientboost.com/ppc/facebook-ad-examples/
Partiamo da un post sponsorizzato, un post-link che atterra sulla nostra landing
Testo : è l’elemento fondamentale, assieme al titolo e all’immagine, per rimanere in poche righe ed essere letto sui vari device il consiglio è di non superare i 125 caratteri
A seconda del tono di voce che vuoi esprimere, valuta l’uso di emoji, che aiutano ad attirare l’attenzione.
Immagine: evitare il più possibile l’inserimento di testi; comunque mai oltre il 20% dell’area disponibile. Viceversa Facebook ridurrà la portata (visibilità) del post durante la campagna promozionale.
Lunghezza media del titolo su un annuncio Facebook Ads (punto 4): 5-6 parole sono sufficienti
Descrizione del link (punto 5): 30 caratteri disponibili. Non verrà sempre visualizzata, anzi! Però meglio metterla: è un altro punto di contatto utile per esprimere un concetto, un vantaggio, un elemento differenziante.
Bottone con CTA preimpostata – Call to Action : inserirlo sempre, se possibile. Suggerisce all’utente cosa deve fare (e cosa tu vuoi che faccia), lo invoglia all’azione.. scopri come, iscriviti, scarica..
Url di visualizzazione: 25 caratteri disponibili. Verrà facilmente tagliata da Facebook, a seconda dei formati / posizionamenti.
Altri consigli sul copywriting in Facebook?
Dai spazio agli utenti: tutto vogliamo dire la nostra, amiamo essere coinvolti e bramiamo popolarità.
Segui i trend del momento, anche per la tua offerta commerciale riuscire a collegarsi ai trend-topic è trainante per attirare interazioni
Un pizzico di provocazione (ma senza creare polemica, Facebook non riesce ad arginarla) può essere utile.
Già nella prima riga cerca di sintetizzare l’obiettivo della tua comunicazione senza sbrodolamenti retorici.
Video > Immagine > Postlink > Testo > condivisione. Non è del tutto vero ma numerose statistiche testimoniano che da qualche anno sono i video a ottenere maggiore engagement
E chiaramente.. usa il registro adatto al tuo target!
Instagram?
15 esempi di ads in Instagram che hanno avuto ottime performance: https://www.wordstream.com/blog/ws/2017/05/22/best-instagram-ads
Lo spazio a disposizione per il testo dell’inserzione è veramente ampio (2.200 caratteri), ma anche in questo caso conviene rimanere sotto ai 125 caratteri, affinché sia visibile per intero in un colpo d’occhio, senza ulteriori azioni dell’utente.
Da dove cominciare? Un’ipotesi: dal copywriting, non dal visual
Che tradotto in italiano significa: parti dal testo, non dall’immagine associata al testo. Cosa vuoi dire, come lo vuoi dire, a chi lo vuoi dire, con quale obiettivo? Engagement? Vendita? Lead? Branding?
L’immagine rappresenta una grossa parte dell’eventuale successo del post, quindi l’idea di fondo sarebbe quella di utilizzare immagini curiose, non banali, diverse dalle immagini solitamente condivise sui Social. L’obiettivo è sempre quello di sorprendere e catturare un po’ di attenzione in più.
Numero caratteri Twitter: quanti ne metto?
Ok, adesso è possibile usare ben 280 caratteri su Twitter. Questo significa che puoi scrivere dei piccoli romanzi nei tuoi tweet? In realtà le ultime statistiche a disposizione suggeriscono un punto molto chiaro: è la sintesi a vincere.
Una ricerca di Stone Temple suggerisce di puntare sulle 130 battute, altri studi individuano intorno a 100 i caratteri utili. In realtà con l’aumento della lunghezza è plausibile un aumento dell’efficacia del tweet con un numero maggiore di battute. In ogni caso la sintesi è sempre vincente su Twitter.
Hashtag?
Uno o due hashtag vanno bene, aiutano l’engagement. Vale a dire il coinvolgimento del pubblico. Ma esagerare vuol dire portare il tuo contenuto verso l’oblio. Lo stesso Twitter consiglia ai web journalist un punto da mettere in primo piano: