SEA 3 – CAMPAGNE SEA E LANDING PAGE

L’IMPORTANZA DELLE LANDING PAGE

Una Landing Page è una pagina web realizzata con l’obiettivo di convertire i visitatori del sito in lead (contatti) o in reali clienti che usufruiscono del nostro servizio o acquistano il nostro prodotto.

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Una volta realizzata la nostra campagna di digital marketing (ad esempio su Google Ads o su Facebook adv) e impostati i termini di ricerca bisogna focalizzarsi sulla landing page.

L’utente che atterra sulla landing deve essere in grado di riconoscere immediatamente il prodotto o servizio che possiamo offrirgli e deve essere naturalmente portato a realizzare quello che abbiamo identificato essere l’obiettivo della nostra campagna pubblicitaria (completare un form, acquistare un bene, fornirci la sua mail, etc). Inoltre deve essere chiara ed evidente la correlazione fra l’annuncio pubblicitario e i contenuti presenti nella pagina.

Per la SEA la landing page è fondamentale anche perché è uno degli elementi che va a determinare il punteggio qualità (quality score) dell’annuncio

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10 semplici consigli:

  1. Titolo e occhiello scritti seguendo la logica del SEO persuasivo: https://it.semrush.com/blog/scrittura-seo-10-esempi-pratici-di-titoli-che-convertono/ e della coerenza con l’annuncio pubblicitario
  2. Non dimenticare il razionale: spiega subito e magari a punti quali sono i benefici pratici nell’andare a fondo del funnel del marketing (acquistando o lasciando i propri dati ad esempio)
  3. La call-to-action deve essere visibile, chiara e coerente (se la landing è lunga la call to action deve essere presente su diversi punti della pagina). Un pulsante sotto l’elenco dei benefici è un’ottima call to action
  4. Per creare una landing page efficace, dovrai scegliere un layout semplice, che non distragga l’utente ma che diriga l’occhio verso la tua offerta. Un esempio di struttura di landing page efficace è quella che spesso viene utilizzata nelle lead pages: sulla sinistra, la descrizione della risorsa offerta gratuitamente; sulla destra, il form di iscrizione.
  5. Analizza molto bene i flussi in entrata attraverso Google Analytics, il pixel di Facebook, i monitoraggi per conversioni di Google Ads
  6. Dai garanzie all’utente attraverso una chiara esposizione dei suoi diritti (privacy) o attraverso logiche di rimborso o di reso (vedi Amazon)
  7. La landing (ovviamente) deve essere responsive.. anzi, mobile first!
  8. La landing non deve distrarre, meglio quindi se priva di header, menù, footer e sidebar.
  9. Aggiungi referenze reali (testimonial, se li hai), reviews, stelline che dimostrino la bontà del tuo prodotto-servizio.
  10. Aggiungere dei sistemi di precompilazione dei propri dati basati sugli account Google o Facebook migliora del 60% la tasso di conversione

Squeeze Page?

La differenza tra squeeze page, optin page e landing page è la seguente:

  • Squeeze page e optin page sono sinonimi: indicano sempre la stessa cosa, cioè una pagina in cui l’utente fornisce il suo indirizzo di posta elettronica in cambio di qualcosa.
  • La landing page è una generica “pagina di atterraggio”. Può essere sia una squeeze page (se lo scopo è ottenere l’email del contatto) o una pagina di vendita (se lo scopo è vendere qualcosa all’utente). La squeeze page è un tipo specifico di landing page.

La squeeze page è nata con uno scopo ben preciso: infatti il 90% degli utenti che visitano il tuo sito web se ne va senza fare più ritorno. Come rientrare in contatto con queste persone che avevano mostrato interesse per la nostra piattaforma? Intercettandoli con la squeezy.. che infatti arriva in un momento diverso del funneling rispetto alla landing. La landing deve far conoscere i benfici, la squeezy si colloca più avanti, quando l’utente sa già cosa gli si propone (ma rischia di uscire dal sito e non tornare più).