SEO | 3b – Come sta cambiando la SEO nel 2024-25 con l’AI

L’introduzione dell’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando profondamente il mondo della SEO influenzando il modo in cui i motori di ricerca indicizzano e classificano i contenuti, così come le strategie che le aziende e i marketer devono adottare per ottenere visibilità online. Ecco una panoramica di come l’AI sta cambiando la SEO:

Algoritmi basati sull’AI nei motori di ricerca

I motori di ricerca, come Google, stanno sempre più integrando l’intelligenza artificiale nei loro algoritmi di ranking per migliorare i risultati di ricerca. Alcuni esempi includono:

– Google RankBrain: introdotto nel 2015, è un sistema basato sull’apprendimento automatico che aiuta Google a capire meglio le query di ricerca, soprattutto quelle nuove o complesse. RankBrain considera il contesto e il significato delle parole chiave, rendendo le tecniche di “keyword stuffing” obsolete.

– Google GEMINI: lanciato nel 2019, questo modello AI basato su reti neurali è progettato per comprendere meglio il linguaggio naturale, migliorando la capacità di Google di interpretare le query in modo più simile a come farebbe un essere umano. BERT è in grado di comprendere le relazioni tra le parole in una frase, anziché analizzare solo singole parole.

– Google MUM: nel 2021, Google ha presentato il Multitask Unified Model (MUM), una tecnologia AI in grado di comprendere e generare linguaggio complesso e multilingue. MUM può comprendere testi, immagini e video per fornire risultati più completi e contestuali.

2. Ottimizzazione basata sui dati e AI-driven SEO

L’AI sta aiutando i professionisti della SEO a ottimizzare i loro contenuti e siti web in modi sempre più sofisticati, attraverso strumenti basati sull’intelligenza artificiale che possono:

– Analizzare il comportamento degli utenti: l‘AI è in grado di esaminare grandi volumi di dati comportamentali degli utenti (come il tempo di permanenza sul sito, il tasso di clic e il tasso di conversione) per determinare quali fattori contribuiscono maggiormente al posizionamento e suggerire miglioramenti.

– Generazione automatica di contenuti SEO-friendly: l’intelligenza artificiale può generare testi ottimizzati per la SEO, usando strumenti come GPT-3 o modelli linguistici più avanzati. Questi contenuti, se ben progettati, possono essere di supporto nelle campagne SEO, anche se la qualità e l’intento del contenuto devono rimanere una priorità per evitare penalizzazioni.

– Analisi dei competitor: strumenti di AI possono analizzare i siti web della concorrenza per determinare quali parole chiave stanno usando, quali backlink hanno e quali sono i contenuti di maggior successo, offrendo insight strategici per migliorare il proprio posizionamento.

3. SEO on-page più evoluta

L’AI sta migliorando vari aspetti dell’ottimizzazione on-page tra cui:

– SEO semantica: l’intelligenza artificiale favorisce la comprensione dei concetti semantici nei contenuti, aiutando a ottimizzare le pagine non solo per parole chiave esatte, ma anche per intenti e argomenti correlati. Questo migliora la rilevanza complessiva del contenuto rispetto alla query dell’utente.

– Ottimizzazione della UX (User Experience): i motori di ricerca danno sempre più importanza alla qualità dell’esperienza utente. Strumenti AI aiutano a migliorare aspetti come la velocità di caricamento, la struttura delle pagine, la facilità di navigazione e la mobile-friendliness, tutti fattori critici per il ranking.

4. SEO tecnica migliorata con l’automazione

L’AI sta rendendo l’ottimizzazione tecnica molto più efficiente, automatizzando attività complesse o ripetitive come:

– Crawling e indicizzazione intelligente: l’AI può analizzare grandi siti web, trovare errori tecnici (ad es., link rotti, problemi di struttura dei dati) e fornire suggerimenti per correggerli. Strumenti come Screaming Frog*e DeepCrawl*utilizzano l’AI per analizzare i dati tecnici in modo più veloce e accurato.

– Prevenzione degli errori SEO: l’intelligenza artificiale è in grado di identificare automaticamente potenziali problemi, come tempi di caricamento lenti, errori 404, contenuti duplicati, e suggerire modifiche preventive.

5. **Search Intent e User Intent

Un cambiamento significativo introdotto dall’AI nella SEO è il focus crescente sulla comprensione dell’intento dell’utente (search intent). I motori di ricerca sono diventati molto più bravi a interpretare non solo ciò che gli utenti digitano, ma anche cosa stanno effettivamente cercando di ottenere con una query:

– Ottimizzazione per l’intento: piuttosto che concentrarsi solo sulle parole chiave, la SEO moderna deve comprendere e anticipare il tipo di risposta o risultato che l’utente si aspetta (informativo, transazionale, commerciale o navigazionale). L’AI gioca un ruolo cruciale nel riconoscere queste sfumature.

– Esperienze di ricerca personalizzate: con l’AI, i motori di ricerca stanno diventando sempre più personalizzati. I risultati di ricerca possono variare per ogni utente in base a fattori come la cronologia delle ricerche, la posizione geografica e il comportamento precedente.

6. Ricerca vocale e AI-driven

L’intelligenza artificiale ha alimentato anche l’ascesa della ricerca vocale, grazie a tecnologie come Google Assistant, Alexa e Siri:

– Ottimizzazione per la ricerca vocale: i contenuti devono essere ottimizzati per query più conversazionali e naturali, dato che la ricerca vocale tende a utilizzare frasi più lunghe e domande dirette. L’AI migliora la capacità dei motori di ricerca di comprendere il linguaggio naturale utilizzato nelle query vocali.

– Rich snippets e risposte dirette: strumenti come i “featured snippets” e le “risposte dirette” stanno diventando sempre più importanti, poiché forniscono risposte rapide alle query vocali, spesso basate su modelli di apprendimento automatico che identificano i contenuti più rilevanti.

7. Contenuti visual e multimodali

Google sta investendo molto nella ricerca multimodale grazie a modelli come MUM, che possono combinare testo, immagini e video per rispondere a query complesse. Ciò significa che:

– Ottimizzazione dei contenuti visivi: le immagini e i video devono essere ottimizzati non solo con tag e descrizioni pertinenti, ma anche con un contesto che renda facile all’AI comprendere il contenuto visivo e il suo valore.

– AI generativa: strumenti come DALL·E o Stable Diffusion stanno aprendo la strada a nuovi tipi di contenuti visivi generati dall’intelligenza artificiale, che possono essere utilizzati per arricchire pagine web e migliorare la SEO.

8. Local SEO potenziata dall’AI

Per le aziende locali, l’AI ha migliorato il modo in cui i motori di ricerca comprendono l’intento locale degli utenti. La **local SEO** viene potenziata dall’AI attraverso:

– Risultati di ricerca iperlocalizzati: l’intelligenza artificiale tiene conto della posizione esatta di un utente per fornire risultati sempre più personalizzati. Ottimizzare le schede Google My Business, recensioni e contenuti localizzati è più importante che mai.

Cambiamenti chiave per i SEO specialisti
Di fronte a questi sviluppi, i professionisti SEO devono adattarsi in vari modi:

– Focalizzarsi sull’intento dell’utente: la SEO moderna non riguarda più solo il posizionamento di parole chiave, ma la comprensione del pubblico e delle loro aspettative.
– Adottare strumenti basati sull’AI: ci sono molti strumenti SEO che utilizzano l’intelligenza artificiale per migliorare l’efficacia e l’efficienza delle strategie, come SEMrush, Ahrefs, SurferSEO e Clearscope.
– Investire nella qualità del contenuto: con l’AI che analizza i contenuti in modo più sofisticato, i contenuti di bassa qualità o generici saranno penalizzati, mentre quelli che rispondono accuratamente alle esigenze dell’utente avranno più successo.

In sintesi, la combinazione tra SEO e AI richiede un approccio più intelligente, centrato sull’utente e guidato dai dati, dove l’automazione può potenziare le strategie SEO, ma la qualità e la pertinenza rimangono fondamentali.