Storytelling e SEO copywriting

Copywriting & Seo

La SEO copywriting è l’arte di mettere insieme la buona scrittura con l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Di seguito troverai una serie di suggerimenti pratici per scrivere rendendo felici i lettori e Google.
http://www.argoserv.it/seo-copywriting-corso-guida-web

Il SEO copywriting è anche l’arte di trovare un equilibrio tra il contenuto di qualità e il contenuto che Google posiziona in cima al ranking del motore.

Strategia di copywriting:

10 esempi pratici di SEO copy che convertono https://it.semrush.com/blog/scrittura-seo-10-esempi-pratici-di-titoli-che-convertono/

https://www.webagencyrighetti.it/blog/2018/03/16/seo-copywriting/

10 esempi di copy che funzionano https://www.mdirector.com/it/marketing-digitale/10-esempi-di-tecniche-di-copywriting-vincenti.html

I modelli teorici di copywriting https://www.mysocialweb.it/2019/07/11/modelli-copywriting/

https://it.semrush.com/blog/checklist-seo-copywriter/

https://it.semrush.com/blog/come-scrivere-tag-header-title-meta-tag-description-efficaci/

Copywriting persuasivo

Una volta che abbiamo ragionato sul tipo di messaggio che vogliamo fornire al nostro utente, nonché sugli obiettivi che ci proponiamo, arriva il momento di individuare le keywords del nostro contenuto, l’insieme di parole per cui vogliamo posizionare il contenuto sui motori di ricerca.

Il singolo argomento può essere rappresentato da una miriade di keyword.. ma noi vogliamo essere posizionati per alcune parole chiave che delineano il nostro obiettivo:

        • hai “tradotto” questa intenzione di ricerca nelle keyword corrette?

        • hai individuato l’intenzione di ricerca corretta?

        • hai scelto la keyword principale giusta?

        • hai scelto le keyword secondarie giuste?

        • hai trovato le keyword di coda lunga?


La scrittura vera e propria

Il titolo della pagina

Il titolo di pagina (title) è stato scritto in modo strategico e contiene le parole chiavi principali in modo da essere immediatamente compreso nella SERP di Google? E’ coerente con il contenuto della pagina?

Il titolo della sezione

Il titolo di pagina (H1) è stato scritto in modo strategico? Introduce in modo rilevante l’argomento di cui parla l’articolo o post? Riesce a catturare l’attenzione del lettore? Contiene la keyword principale? Molto semplicemente, se la risposta a tutte queste domande è “sì”, è probabile che abbiamo sotto mano un buon titolo a prova di SEO.

La struttura dell’URL

Si è detto moltissimo sulla corretta struttura di un URL a fini SEO. Ricordiamoci che il suo obiettivo è duplice: da un lato l’URL deve comunicare al motore di ricerca l’argomento di cui si occupa il nostro articolo o post. Dall’altro deve fornire più o meno le stesse informazioni al lettore, possibilmente in un formato facile da ricordare. Ecco perché, personalmente, preferisco gli URL che non riportano la data del post e che hanno una struttura breve, leggera.

In generale, arrivati a questo punto la checklist del SEO copywriting servirà a ricordarci di scrivere una URL il più possibile descrittiva, sintetica e chiara. www.dominio.com/corso-di-photoshop-2020 è corretto, mentre www.dominio.com/content-837438 no.

La meta description

Da tempo la meta description non è più un elemento che influisce sul posizionamento di un contenuto. Almeno direttamente. Per quella che è la mia esperienza, la meta description potrebbe (condizionale d’obbligo) essere utilizzata dal motore di ricerca per capire, all’interno del famoso bouquet di keyword che compone la search intent, quali sono le più rilevanti. Detto in altri termini, l’analisi della meta description permetterebbe al motore di ricerca di “comprendere” il taglio che abbiamo dato alla notizia. In secondo luogo, se la meta description non contiene una call to action efficace, perde gran parte del suo potenziale, almeno per il “secondo lettore” dei contenuti digitali, quello fatto di carne e ossa.

Nome e attributo ALT dei file immagini

Sull’ottimizzazione delle immagini in chiave SEO la letteratura è molto vasta. Le domande fondamentali per la nostra checklist SEO, quelle che valgono sempre, al di là ad esempio delle dimensioni dell’immagine stessa, sono:

                • le immagini sono state nominate correttamente?

Keyword-principale.jpg è corretto, keyword-secondaria1.jpg o keyword-secondaria2.jpg anche.

1123.jpg oppure keyword600x400.jpg no.

                • Il  tag ALT viene sfruttato appieno?

Teniamo presente che Google “riconosce” il testo che compare in un’immagine, per cui il consiglio è quello di inserire sempre una o due immagini che contengono un titolo o una serie di frasi (meglio se brevi) in linea con l’argomento del contenuto o, meglio, del post stesso.

Titoli H2 e H3

Inserire la keyword principale e quelle secondarie nei titoli H2 e H3 di un articolo o post è corretto. A patto di non esagerare e di non annoiare il lettore umano, che potrebbe stancarsi presto di veder ripetuta allo stremo la stessa parola.

Paragrafo e keyword density, frequency e prominance

Regola SEO rispetto alla scrittura testi: individua e segui una main keyword. Vale a dire una parola chiave principale. L’evoluzione del motore di ricerca ha portato i SEO a impartire consigli chiari a chi si occupa dei contenuti: bisogna scrivere in modo naturale, senza forzature. Abbandonando l’idea che costringe a inseguire una fantomatica keyword density.

La Keyword Density (densità della parola chiave) è la concentrazione percentuale della parola chiave all’interno di una determinata pagina web. La Keyword Density non è un fattore di ranking: la parola chiave naturalmente deve essere presente, ricorrere in maniera naturale per un opportuno numero di volte, ma la densità non è importante (fonte Matt Cutts).

Il calcolo percentuale della densità di una keyword si basa sul numero di parole complessivo del testo: significa che se si determina una keyword con densità del 1% su un testo di 1000 parole, questa dovrà necessariamente ricorrere 10 volte all’interno del testo.

Allo stesso modo, se il numero di parole complessive dovesse aumentare o diminuire, aumenterà o diminuirà proporzionalmente anche il numero necessario di occorrenze di ogni keyword per mantenere la stessa densità.

La keyword density di una determinata parola chiave può essere calcolata basandosi sulla “frequenza” della keyword, ovvero il numero di volte che compare nella pagina. Più precisamente:

Keyword Density = (numero di parole che compongono la keyphrase * frequenza della keyword) / numero totale di parole della pagina

E’ inoltre possibile calcolare la keyword density attraverso questo semplice tool online: http://tool.motoricerca.info/density-keyword.phtml

Si trovano diversi articoli online dove si cerca di definire il valore ideale, basandosi magari sull’esperienza, dove c’è chi dice 3%, chi 6% e chi 10%.

Sono tutte percentuali random e che non hanno alcun senso logico né tantomeno scientifico.

motori di ricerca non utilizzano il valore di keyword density per stabilire il posizionamento delle pagine rispetto a determinate query di ricerca, in quanto è un concetto troppo semplicistico.

Keyword Frequency

Con Keyword Frequency si intende il numero di occorrenze di una data parola all’interno di una pagina web.

La differenza tra il concetto di density e frequency è che questo valore assoluto indica quante volte compare una keyword indipendentemente dal numero di parole che compongono il testo.

La teoria è che più volte una parola chiave viene visualizzata all’interno di una pagina, maggiore è la pertinenza che un motore di ricerca attribuisce alla pagina per una ricerca con tali parole chiave.

Attraverso questo concetto si dovrebbe rispondere alla domanda da un milione di dollari: “Quante volte bisogna ripetere nel contenuto della pagina la parola chiave che vogliamo posizionare?”

Anche in questo caso valgono le stesse considerazioni fatte precedentemente, poiché anche la frequenza della parola chiave non viene utilizzata da Google per stabilire il posizionamento.

Resta però vero che ripetere più volte la parola chiave su cui puntiamo può aiutare la comprensione del topic della pagina, così come bisogna essere cauti per non cadere nel Keyword Stuffing.

Nota bene: la frequenza non deve penalizzare la scorrevolezza del testo, il quale deve essere anche piacevole oltre che informativo.

Keyword Prominence

Dei concetti che stiamo affrontando in questo articolo, la Keyword Prominence rappresenta forse il più importante in ottica di ottimizzazione ideale per i motori di ricerca.

Da sempre i motori di ricerca danno più importanza a ciò che viene percepito prima dall’utente e quindi lavorare sulla prominenza delle parole chiave è fondamentale.

Con Keyword Prominence si intende la posizione della parola chiave rispetto all’inizio di una determinata “porzione di pagina” presa in considerazione.

Con il termine “porzione di pagina” si indica una qualunque zona della pagina contenente del testo.

Parliamo quindi di paragrafi ma anche ad esempio di voci di menu, dell’attributo alt per i tag immagine e anche dell’URL della pagina stessa.

In sostanza di tratta di strutturare la pagina in modo da “evidenziare” le parole chiave, sia per gli utenti che per i motori di ricerca.

Seppure qualsiasi zona che contiene del testo diventa un candidato per lavorare sulla Keyword Prominence, possiamo riassumere le zone più importanti di una pagina in:

                • Tag Title;
                • Meta Description;
                • URL della pagina;
                • Tag di intestazione (H1, H2, H3);
                • Paragrafi che compongono il corpo del documento;
                • Nomi e attributi alt delle immagini;

Maggiore è la vicinanza di una parola chiave all’inizio di queste zone, maggiore sarà la sua visibilità per gli utenti e, di conseguenza, maggiore sarà la sua prominenza e considerazione da parte dei motori di ricerca.

Esempio pratico di Keyword Prominence

Ad esempio nel seguente tag title:


Possiamo dire che il termine “competenza” gode di un’ottima Keyword Prominence in quanto è la prima parola che compare nel tag.

Discorso analogo va fatto chiaramente per le altre zone della pagina precedentemente menzionate.

Struttura dei link interni

Se usati bene, i link interni possono avere un ottimo impatto SEO. Non solo: sono lo strumento che più di tutti aiuta il lettore a navigare attraverso il nostro sito Web. Per questo motivo, prima di pubblicare un articolo o post, non possiamo dimenticarci di chiederci se stiamo fornendo al lettore tutti gli approfondimenti del caso, rimandandolo a eventuali pubblicati in precedenza.

Storytelling e tecniche di copywriting vincente

1.- Fai appello ai benefici

Crea una lista dei valori e delle caratteristiche dei tuoi prodotti o servizi. L’idea è che annotando tutti i benefici tu possa comunicare ogni elemento in maniera individuale

Differenzia i benefici e le caratteristiche dei tuoi prodotti o servizi. Devi avere chiaro che le caratteristiche non sono benefici, descrivono diversi aspetti del tuo prodotto o servizio. La differenza è chiara nell’immagine qui sopra.


2 Fai provare emozioni e sensazioni

Le tecniche di copywriting vincenti muovono i sentimenti. Scrivi testi che fanno appello a sensazioni che si possono immaginare


3 Racconta una storia

Lo storytelling aiuta a muovere i sentimenti, assorbe l’attenzione dell’utente e può cambiare il modo in cui vieni identificato


4.- Il linguaggio diretto ha un effetto migliore tra gli utenti

Usa il linguaggio diretto e fa sì che il lettore si senta unico.


5.- Le testimonianze di altri utenti sono importanti

Le testimonianze dirette poiché (paiono) arrivare da pari, così come i consigli degli amici, creano credibilità. Ci sono più probabilità che gli utenti acquistino qualcosa quando sanno che altre persone hanno già comprato il prodotto ed è piaciuto loro.


6-Evita troppi messaggi

Sii chiaro riguardo a ciò che scrivi e evita i testi difficili da comprendere, evita di dare troppi messaggi. Se hai bisogno di dare spiegazioni per far comprendere qualcosa all’utente, cerca di essere breve.

ESEMPI PRATICI

Esempio 1 – Beneficio

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Esempio 2 – Desiderio + consenso sociale

Affermazione + Domanda: Ecco come già 53 persone hanno guadagnato con il trading online più di 2500€ al mese. Che cosa aspetti? Rimangono solo 5 posti per questo mese!

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Esempio 3 – Testimonianza

Vorresti perdere peso e tornare in forma? Leggi come ho perso 13 kg in 1 mese grazie al Metodo di ultima generazione XY.

Sara

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Esempio 4 – Consiglio + numeri precisi

3 cose che devi assolutamente sapere prima di comprare casa!

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Esempio 5 – Promessa + numeri precisi

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Esempio 6 – Svantaggio/elemento spiacevole

Quanto ti costerà domani non prenderti cura dei tuoi denti ORA?

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Esempio 7 – Errori da scongiurare

Guarda la Lista dei 10 errori che fanno i genitori alle prime armi, stilata dai migliori pediatri italiani!

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Esempio 8 – Paura

Paura del dentista? Scopri il Metodo di studio numero 1 per non avere mai una carie e che ha portato l’89% delle persone a non andare mai dal dentista

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Esempio 10 – Urgenza

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